Per arrampicata sportiva intendiamo le scalate su quelle pareti in cui la salita è protetta per la sua intera lunghezza. Saranno presenti quindi delle protezioni ravvicinate e poste ad hoc per affrontare le varie difficoltà del tiro. Si tratterà quindi di spit o fix, cioè protezioni letteralmente avvitate nella roccia previa foratura e solide catene alle soste. La loro tenuta è a prova di bomba (a meno che non versino in uno stato di evidente deterioramento).
L’ arrampicata si svolgerà prevalentemente su monotiri, dove andremo a cercare le difficoltà dei passaggi concentrandoci sui movimenti.
L’ arrampicata si svolgerà prevalentemente su monotiri, dove andremo a cercare le difficoltà dei passaggi concentrandoci sui movimenti.
Gabriele “il Fortissimo” sulle placche strapiombanti di Pale
I luoghi attrezzati per l’ arrampicata sportiva possono essere terreno ideale per muovere i primi passi in verticale… Con una raccomandazione però: non abituiamoci ad arrampicare con l’ unico obiettivo di raggiungere la protezione successiva, facendo poco caso alla struttura della roccia. Trascureremo in tal caso l’ essenza dell’ alpinismo, e l’ arrampicata si trasformerebbe in movimenti studiati “a tavolino” che risulteranno addirittura diseducativi quando si andranno ad affrontare le pareti in montagna.
I movimenti che assecondano i suggerimenti che la roccia ci offre sotto forma di appigli e appoggi sono ben più importanti di passaggi forzati mirati a raggiungere lo spit.
D’altro canto, accumulare esperienza di movimenti, non farà altro che ampliare la nostra intelligenza motoria, con il grande vantaggio di riuscire ad individuare sequenze di spostamenti nelle più disparate (e disperate) situazioni.
Le falesie dove si pratica questa attività saranno quindi da prendere in esame ponendosi diversi obiettivi:
-iniziare ad arrampicare;
-affrontare difficoltà elevate in relativa sicurezza;
-allenarsi migliorando forza e resistenza;
-percepire il nostro corpo facendo caso al rapporto fatica-equilibrio;
-divertirsi in maniera molto pratica.
Il territorio dell’ Italia centrale è ricco di luoghi dove praticare quest’ attività, alcuni dei quali rinomati a livello nazionale (come ad esempio Ferentillo).
Faremo un elenco dei più importanti, rimandando agli indirizzi di coloro che ne curano apertura e manutenzione.
I movimenti che assecondano i suggerimenti che la roccia ci offre sotto forma di appigli e appoggi sono ben più importanti di passaggi forzati mirati a raggiungere lo spit.
D’altro canto, accumulare esperienza di movimenti, non farà altro che ampliare la nostra intelligenza motoria, con il grande vantaggio di riuscire ad individuare sequenze di spostamenti nelle più disparate (e disperate) situazioni.
Le falesie dove si pratica questa attività saranno quindi da prendere in esame ponendosi diversi obiettivi:
-iniziare ad arrampicare;
-affrontare difficoltà elevate in relativa sicurezza;
-allenarsi migliorando forza e resistenza;
-percepire il nostro corpo facendo caso al rapporto fatica-equilibrio;
-divertirsi in maniera molto pratica.
Il territorio dell’ Italia centrale è ricco di luoghi dove praticare quest’ attività, alcuni dei quali rinomati a livello nazionale (come ad esempio Ferentillo).
Faremo un elenco dei più importanti, rimandando agli indirizzi di coloro che ne curano apertura e manutenzione.
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